
Le barriere coralline ospitano il 25% della vita marina, ma sono estremamente vulnerabili alle attività umane. Con oltre 6 milioni di subacquei attivi in tutto il mondo, le immersioni sostenibili sono diventate un’esigenza urgente. Ecco come praticare questo sport senza lasciare traccia negli ecosistemi sottomarini.
L’impatto delle immersioni irresponsabili
- Uno studio del 2024 ha rivelato che i siti di immersione più popolari hanno perso il 40-60% della loro copertura corallina nell’ultimo decennio.
- Le cause principali:
- Contatto fisico: pinne, mani o attrezzatura che rompono i coralli.
- Inquinamento: creme solari con ossibenzone (una sola goccia danneggia un’area equivalente a una piscina olimpionica).
- Stress da sovraffollamento: i subacquei si accalcano in un unico punto.
7 regole d’oro per le immersioni sostenibili
1. Assetto perfetto
- Segui corsi specializzati (come il PADI Peak Performance Buoyancy) per evitare di toccare il fondale.
- Fattore chiave: un subacqueo principiante danneggia i coralli cinque volte di più rispetto a un subacqueo esperto.
2. Attrezzatura ecologica
- Pinne corte (per un maggiore controllo).
- Mute senza fibre di plastica (optare per materiali naturali come la gomma).
- Zavorramenti con coperture protettive.
3. Protezione solare sicura
- Utilizzare solo protezioni solari “Reef Safe” (con ossido di zinco o biossido di titanio).
- Ancora meglio: una muta intera e un cappello per ridurre l’uso della protezione solare.
4. Non nutrire la vita marina
- Alterare la dieta naturale dei pesci influisce sull’intero ecosistema.
- Esempio: in Thailandia, i pesci che si nutrono di cibo umano perdono la capacità di pulire i coralli dalle alghe.
5. Fotografia responsabile
- Non usare il flash entro 3 metri dai coralli.
- Non toccare o spostare mai le specie per ottenere scatti migliori.
6. Scegliere operatori certificati
- Cercare centri con certificazione Green Fins o Blue Star.
- Chiedete se i gruppi sono limitati (massimo 6 subacquei per guida).
7. Pulizia attiva
- Partecipate a programmi come Dive Against Debris: entro il 2024, i subacquei rimuoveranno oltre 2 milioni di detriti.

Destinazioni che guidano il cambiamento
- Bonaire: prima isola al 100% priva di creme solari nocive.
- Palau: richiede il “Giuramento Ecologico” per tutti i visitatori a partire dal 2022.
- Isole Galapagos: consentite le immersioni solo in 78 siti autorizzati.
Tecnologia che aiuta
- Sensori d’urto: alcuni centri stanno testando braccialetti che vibrano se ci si avvicina troppo ai coralli.
- Mappe 3D della barriera corallina: per distribuire meglio il flusso di subacquei.
Cosa puoi fare oggi?
- Compensa il tuo impatto: sostieni progetti di ripristino dei coralli (come Coral Gardeners).
- Informa gli altri: condividi queste pratiche sui forum di immersioni.
- Segnala le cattive pratiche: usa app come SEE Turtles per segnalare le violazioni.
“L’oceano non è il nostro parco a tema; siamo ospiti nel suo mondo.” — Sylvia Earle, oceanografa.