
Entro il 2025, le bioplastiche derivate dalle alghe si sono affermate come una delle soluzioni più promettenti per combattere l’inquinamento da plastica monouso. Grazie ai significativi progressi tecnologici e alla crescente domanda di alternative sostenibili, questa innovazione sta guadagnando terreno in diversi settori.
Perché le bioplastiche derivate dalle alghe?
- Crescita rapida: le alghe possono essere coltivate in acqua salata o dolce, senza competere con i terreni agricoli.
- Assorbimento di CO₂: contribuiscono a ridurre i gas serra durante la coltivazione.
- Biodegradabili: si decompongono in pochi mesi (contro centinaia di anni necessari per la plastica tradizionale).

Sviluppi chiave nel 2025
- Maggiore resistenza e flessibilità:
- Nuovi additivi naturali hanno migliorato la durabilità delle bioplastiche ricavate dalle alghe, consentendone l’utilizzo negli imballaggi alimentari e nell’elettronica.
- Produzione scalabile:
- Aziende come Algenesis e Notpla hanno ridotto i costi del 40% rispetto al 2022, grazie alla fermentazione ottimizzata e alla raccolta automatizzata.
- Applicazioni innovative:
- Imballaggi commestibili: Prototipi di salse e bevande che si sciolgono in acqua.
- Agricoltura: Contenitori biodegradabili che fertilizzano il terreno decomponendosi.
Sfide in sospeso:
- Costo competitivo: Ancora più costoso del 20-30% rispetto alla plastica convenzionale.
- Normativa: Alcuni paesi non dispongono di standard chiari per certificare la loro biodegradabilità in ambienti marini.
Storie di successo con le bioplastiche
- UE: Il “Green Packaging Act” richiede il 30% di bioplastiche negli imballaggi entro il 2027.
- Indonesia: Utilizza le alghe per produrre sacchetti che si degradano in 3 mesi nell’oceano.
Il futuro?
Gli esperti prevedono che, entro il 2030, le bioplastiche ricavate dalle alghe potrebbero coprire il 15% del mercato globale delle materie plastiche, soprattutto negli imballaggi e nei tessuti. Tuttavia, il loro impatto reale dipenderà dagli investimenti in ricerca e sviluppo e da politiche che rendano le cose più simili alle plastiche fossili.