
In un’epoca di crisi climatica e degrado ambientale, un movimento pionieristico sta riconoscendo i fiumi come entità viventi dotate di diritti legali. Dalla Nuova Zelanda alla Colombia, questa innovazione giuridica sta trasformando la protezione degli ecosistemi fluviali e creando precedenti globali. Entro il 2025, 12 paesi hanno già concesso personalità giuridica a fiumi, laghi e zone umide.
Cosa significa che un fiume ha dei diritti?
- Personalità giuridica: il fiume è considerato una “persona” ai sensi della legge, con il diritto di:
- Scorrere liberamente senza alterazioni umane.
- Mantenere la sua biodiversità nativa.
- Essere protetto dall’inquinamento.
- Rigenerarsi dopo un danno.
- Tutori designati: le comunità locali, le comunità indigene o le istituzioni statali agiscono come “tutori legali” del fiume.
Casi emblematici in tutto il mondo
1. Fiume Whanganui (Nuova Zelanda) – Il padre di tutti
- Anno del riconoscimento: 2017 (Te Awa Tupua Act).
- Diritti specifici:
- Essere riconosciuti come un tutto indivisibile (dalle montagne al mare).
- Avere interessi indipendenti nei procedimenti legali.
- Tutori: tribù Māori Iwi e governo neozelandese.
- Impatto nel 2025:
- Divieto di estrazione di ghiaia e di deviazioni dei corsi d’acqua per l’irrigazione.
- Ripristino di 200 km di sponde degradate.
2. Fiume Atrato (Colombia) – Giustizia Climatica Globale
- Anno del riconoscimento: 2016 (Sentenza della Corte Costituzionale T-622).
- Diritti specifici:
- Protezione dall’estrazione illegale di oro (contaminato dal mercurio).
- Conservazione del suo bacino idrografico come entità bioculturale.
- Tutori: comunità afrodiscendenti e indigene Emberá.
- Impatto nel 2025:
- Chiusura di 200 miniere illegali.
- Programmi di bonifica che hanno ridotto il mercurio del 70%.
3. Fiume Magpie (Canada) – Più recente
- Anno di riconoscimento: 2024 (Legge Muteshekau-shipu).
- Diritti specifici:
- Divieto permanente di progetti idroelettrici.
- Diritto di essere navigato in condizioni di sicurezza.
- Tutori: Nazione Innu e Governo del Quebec.

Come vengono difesi nella pratica questi diritti?
- Cause legali: i tutori possono citare in giudizio chi inquina o chi attua progetti distruttivi.
- Audit ambientali: valutazioni obbligatorie in una prospettiva di diritti fluviali.
- Bilanci statali: allocazione delle risorse per la protezione dei fiumi (ad esempio, la Nuova Zelanda investe 5 milioni di euro all’anno nel Whanganui).
Critiche e sfide
- Antropomorfismo: un fiume può “decidere” cosa è meglio per sé?
- Conflitti di interessi: le industrie minerarie ed energetiche presentano ricorsi legali.
- Attuazione non uniforme: alcuni paesi riconoscono i diritti ma non li applicano.
Impatto misurabile entro il 2025
- Fiumi con diritti: 40% meno inquinati di quelli senza protezione legale.
- Biodiversità: aumento del 15% delle specie autoctone nei fiumi protetti.
- Consapevolezza globale: 28 paesi stanno discutendo leggi simili (ad esempio, il Tibet per il fiume Brahmaputra).
Come sostenere il movimento
- Firma campagne come “Rights of Rivers” (iniziativa globale).
- Fai pressione sui governi affinché ratifichino l’Accordo di Escazú.
- Visita i fiumi protetti per sostenere le economie locali sostenibili.
“Un fiume non è una risorsa, è un antenato vivente che merita rispetto.” — Tara Houska, avvocato indigeno Cree.