
Sapevi che fino al 12% della tua bolletta elettrica è dovuto ad elettrodomestici “spenti”? Questo consumo fantasma o in standby rappresenta una spesa silenziosa che, nel 2025, rimane una sfida per l’efficienza energetica nelle case. Identificare i principali responsabili e implementare soluzioni pratiche può farti risparmiare fino a 150 euro all’anno.
Cos’è il consumo in standby e perché è importante?
Il consumo in standby si verifica quando i dispositivi rimangono collegati e consumano energia per mantenere funzioni come:
- Orologi digitali e luci a LED.
- Circuiti di controllo remoto (infrarossi o Wi-Fi).
- Ricarica lenta delle batterie interne.
- Aggiornamenti software automatici.
Nell’Unione Europea, questo consumo rappresenta 50 TWh all’anno, equivalenti alla produzione di 15 centrali nucleari.
I 10 elettrodomestici con il consumo di energia fantasma più elevato (2025)
1. Decoder
- Consumo energetico in standby: 20-25 W (equivalente a una lampadina LED sempre accesa).
- Costo annuo: 60-75 €.
- Perché consuma così tanta energia: Mantiene una connessione attiva alla rete dell’operatore e aggiorna la guida dei programmi.
2. Console per videogiochi (PS5/Xbox Series X)
- Consumo energetico in standby: 10-15 W.
- Costo annuo: 30-45 €.
- Causa principale: Modalità “Fast Sleep” che consente i download in background.
3. Computer desktop
- Consumo energetico in standby: 5-8 W.
- Costo annuo: 15-25 €.
- Motivo: Alimentatori che mantengono una corrente minima per un rapido ripristino.
4. Forno a microonde con display digitale
- Potenza in standby: 5-7 W.
- Costo annuo: 15-20 €.
- Spiegazione: Orologio digitale e circuiti di controllo che rimangono sempre attivi.
5. TV moderna (OLED/QLED)
- Potenza in standby: 3-5 W.
- Costo annuo: 10-15 €.
- Motivo principale: Sensori di movimento per l’attivazione vocale e gli aggiornamenti software.
6. Macchina da caffè automatica con display
- Potenza in standby: 2-4 W.
- Costo annuo: 6-12 €.
- Perché: Mantiene la temperatura di base e la programmazione oraria.
7. Router Wi-Fi 6/6E
- Potenza in standby: 5-8 W.
- Costo annuo: 15-25 €.
- Motivo: Funzionamento continuo per mantenere più connessioni e il trasferimento dati.
8. Smart Speaker (Google Home/Alexa)
- Consumo energetico in standby: 2-3 W.
- Costo annuo: 6-9 €.
- Motivo: Elaborazione costante dei comandi vocali e connessione al cloud.
9. Condizionatore d’aria con Wi-Fi
- Consumo energetico in standby: 3-6 W.
- Costo annuo: 9-18 €.
- Spiegazione: I circuiti di controllo remoto e programmazione oraria sono attivi.
10. Caricabatterie per laptop moderno
- Consumo energetico in standby: 1-2 W.
- Costo annuo: 3-6 €.
- Motivo: Trasformatori che mantengono la corrente residua anche quando il dispositivo non è collegato.
*Tutti i calcoli si basano su una tariffa elettrica di 0,35 €/kWh e un funzionamento continuo per 365 giorni.*
Soluzioni pratiche e tecnologiche
1. Multiprese intelligenti con controllo Master-Slave
- Come funzionano: rilevano quando il dispositivo principale (ad esempio, la TV) è spento e interrompono l’alimentazione alle periferiche (console di gioco, altoparlanti).
- Modelli consigliati: Brennenstuhl PM 2 LED (25 €), TP-Link KP303 (40 €).
- Risparmio stimato: 50-70 €/anno per una casa media.
2. Prese intelligenti programmabili
- Caratteristiche: controllo tramite app o comandi vocali (Alexa/Google Home).
- Utilizzo ideale: spegnimento automatico programmato di notte o durante assenze prolungate.
- Esempio: presa intelligente Wi-Fi Meross (15 €/unità).
3. Impostazioni Eco sui dispositivi
- Televisori: attiva la “modalità di risparmio energetico” (riduce lo standby a <0,5 W).
- Console: disattiva la “modalità di sospensione rapida” (che consuma 10-15 W).
- Router: programma lo spegnimento automatico (ad esempio, dalle 2:00 alle 6:00).
4. Normative ed etichettatura 2025
- EU EcoDesign 2025: limite di 0,5 W per tutti i nuovi dispositivi.
- Etichetta Standby A+++: identifica i prodotti con un consumo <0,3 W.

Tecnologie emergenti
- Prese con pannelli solari integrati: autonomia energetica per piccoli dispositivi.
- Sensori di presenza: interrompono l’alimentazione quando non rilevano movimento nella stanza.
- Blockchain energetica: consente di monitorare e compensare i consumi fittizi con le energie rinnovabili.
Miti da sfatare
- “Scollegare e ricollegare consuma di più”: falso, il picco energetico è minimo.
- “I nuovi dispositivi consumano poco”: solo se certificati Classe A++.
- “Non ne vale la pena”: in 5 anni, si risparmia l’equivalente di un elettrodomestico efficiente.
Impatto ambientale globale
- Emissioni di CO₂: 200 milioni di tonnellate all’anno dal consumo globale in standby.
- Risorse: equivalenti al consumo di elettricità di Australia e Polonia messe insieme.
Audit energetico domestico in 4 fasi
- Contatore di consumo (ad esempio, OWSOO Electricity Monitor a 20 €).
- Controllare ogni presa per 24 ore.
- Dai priorità ai dispositivi con consumo >5 W in standby.
- Stabilire un piano di spegnimento o automazione.
“L’energia più pulita è quella che non viene consumata. Staccare la spina è il primo passo verso la vera efficienza.” — IDAE (Istituto per la Diversificazione e il Risparmio Energetico).



