
Un movimento globale guidato dagli studenti sta trasformando la lotta per il clima: facendo causa alle proprie università per aver mantenuto gli investimenti nei combustibili fossili. Questa strategia legale, che combina argomenti finanziari, etici e di diritti umani, ha già ottenuto vittorie storiche e sta costringendo gli istituti scolastici ad allineare i propri portafogli con le proprie narrative sulla sostenibilità.
L’origine del movimento: dalle proteste ai tribunali
Il movimento è iniziato nel 2018 con campagne di disinvestimento studentesco, ma nel 2023 ha preso una svolta strategica verso azioni legali. Gli studenti sostengono che le università:
- Violano il loro dovere fiduciario investendo in settori che minacciano il futuro degli studenti.
- Violano i propri impegni climatici e i codici etici.
- Mettono a rischio la stabilità finanziaria degli istituti mantenendo asset bloccati.
Casi epocali nel 2025
1. Harvard contro Climate Justice Coalition (2024)
- Causa: 25 studenti della Harvard Law School hanno denunciato “cattiva gestione finanziaria”.
- Esito: L’università ha accettato di disinvestire 3,9 miliardi di dollari dai combustibili fossili.
- Precedente: Prima università della Ivy League a cedere alle pressioni legali degli studenti.
2. Università di Edimburgo (2025)
- Argomentazione principale: “Investimenti incoerenti con l’Accordo di Parigi”.
- Verdendo: Un tribunale scozzese ha ordinato la revisione dell’intero portafoglio di investimenti.
- Impatto: 15 università britanniche hanno annunciato un disinvestimento preventivo.
3. Stanford for Climate Justice
- Strategia: Azione collettiva per “pubblicità ingannevole” sul suo impegno per il clima.
- Accordo: Creazione di un Comitato per gli Investimenti Etici con la rappresentanza degli studenti.
Argomentazioni legali che stanno guadagnando terreno
1. Estensione dell’obbligo fiduciario
Gli studenti sostengono che le università dovrebbero considerare:
- I rischi climatici sistemici nelle loro decisioni di investimento.
- L’impatto intergenerazionale del sostegno alle industrie inquinanti.
- Coerenza con la loro missione educativa e di ricerca.
2. Diritti umani e costituzionali
- Articolo 2 della Costituzione tedesca: Tutela dei fondamenti naturali della vita.
- Primo emendamento dell’India: Diritto a un ambiente sano.
- Carta dei diritti dell’UE: Tutela contro i danni ambientali transfrontalieri.
3. Inganno del consumatore
- “Greenwashing istituzionale”: Promuovere la sostenibilità investendo nei combustibili fossili.
- Pubblicità ingannevole nei materiali di reclutamento degli studenti.

Strategie legali innovative
- Contenzioso sull’impatto climatico: utilizzo di un quadro normativo sui diritti umani
- Azionariato attivista: gli studenti acquistano azioni per intentare cause legali.
- Audit climatici indipendenti: richiesti da un’ordinanza del tribunale
Vittorie concrete per il movimento
- 18 miliardi di dollari disinvestiti a livello globale a causa della pressione legale degli studenti.
- 45 università statunitensi hanno eliminato i combustibili fossili dai loro portafogli.
- 12 istituzioni europee hanno creato fondi di investimento per le energie rinnovabili cogestiti con gli studenti.
La risposta dell’università: tra resistenza e adattamento
- Contrattacco legale: alcune università sostengono che gli studenti non abbiano diritto di voto.
- Strategie dilatorie: ricorsi e rimedi procedurali
- Cambiamento genuino: altre istituzioni stanno guidando la transizione energetica.
Come si organizzano gli studenti
- Cliniche legali per studenti: consulenza legale gratuita tra università.
- Rete globale per il contenzioso studentesco sul clima: condivisione di strategie e risorse
- Fondi per lo sciopero legale: crowdfunding per le spese legali
Il futuro: nuove frontiere del contenzioso studentesco sul clima
- Cause per danni psicologici: eco-ansia causata da investimenti contrastanti
- Contenzioso contro il greenwashing nei programmi accademici sponsorizzati dal petrolio
- Richiedere piena trasparenza negli investimenti blockchain
“Non basta più protestare davanti al rettorato: stiamo usando il sistema per cambiare il sistema” — Sofia Hernández, co-fondatrice di Students for Climate Accountability.