
Negli ultimi decenni, il lupo grigio (Canis lupus) ha vissuto uno dei ritorni più iconici della fauna selvatica in Europa e Nord America. Questo predatore di vertice, in gran parte sterminato dal suo habitat storico nel corso del XX secolo, sta ricolonizzando i territori grazie a programmi di conservazione e tutela legale. Tuttavia, il suo ritorno non è privo di controversie, mettendo ambientalisti, allevatori e autorità gli uni contro gli altri in un complesso dibattito sulla coesistenza tra esseri umani e fauna selvatica.
Successo nella conservazione: cifre che parlano
- Europa: la popolazione è aumentata del 300% dal 2000, con una stima di 18.000 individui previsti entro il 2025 (secondo LCIE).
- Spagna: 2.500 lupi (il doppio rispetto al 2005), ora presenti anche a Madrid e Guadalajara.
- Germania: da 0 nel 1990 a oltre 200 branchi entro il 2025.
- Stati Uniti:
- Yellowstone: 108 lupi reintrodotti nel 1995 → 500 oggi, rigenerando l’intero ecosistema.
- California: primo avvistamento in 100 anni (2021); ora con 3 branchi stabili.
Impatto ecologico positivo:
- Controllo naturale degli erbivori (cervi, cinghiali), con riduzione dei danni alla vegetazione.
- Aumento della biodiversità: a Yellowstone, i coyote sono diminuiti, consentendo il ritorno di roditori e uccelli.
L’altro lato della medaglia: conflitti e sfide
- Attacchi al bestiame:
- In Spagna, vengono segnalati 300-500 attacchi all’anno (lo 0,03% del bestiame totale).
- Soluzioni innovative:
- Cani da guardia di razza autoctona (Mastino spagnolo).
- Recinti elettrici con sensori di movimento.
- Risarcimento rapido per gli allevatori (i Paesi Baschi pagano entro 72 ore).
- Divisione sociale:
- Gruppi urbani contro comunità rurali: in Colorado (USA), la reintroduzione forzata tramite voto popolare nel 2023 ha scatenato proteste contro gli allevatori.
- Caccia illegale: la Spagna consente controlli sulla popolazione, mentre la Francia protegge rigorosamente i suoi 600 lupi.
- Frammentazione dell’habitat:
- Strade e sviluppi urbani isolano le popolazioni, aumentando la consanguineità.
- Progetti promettenti: corridoi ecologici come la “Cintura Verde del Lupo” nei Carpazi.

Tecnologie per la coesistenza
- Collari GPS: monitorano i branchi e inviano avvisi agli allevatori (progetto LIFE EuroLargeCarnivores).
- Droni con telecamere termiche: rilevano i lupi vicino alle mandrie in tempo reale.
- Analisi genetica: identificano gli individui problematici da trasferire.
Storie di successo
- Italia: i lupi appenninici sono diminuiti da 100 a 3.300 in 50 anni, grazie all’educazione ambientale.
- Messico: prima cucciolata di lupi grigi messicani (Canis lupus baileyi) rilasciata in natura dopo 30 anni di riproduzione in cattività (2024).
Cosa ci riserva il futuro?
- Entro il 2030, l’UE prevede di collegare tutti gli habitat dei lupi attraverso infrastrutture verdi.
- Nuove sfide: adattamento ai cambiamenti climatici (i lupi artici sono particolarmente vulnerabili).
“Il lupo non è il problema, ma la prova della nostra capacità di condividere il pianeta” — Biologo David Mech.